Quanti modi assolutamente plausibile e socialmente accettati esistono per autosabotarsi? Moltissimi e ognuno poi crea il proprio bouquet di metodi, al fine di portare la propria coscienza al sicuro
da possibili colpe. In pratica, se non è colpa tua non puoi sentirti il primo e diretto responsabile del tuo “fallimento”. Vediamo alcuni, i più comuni:
Rimandare: “Oggi proprio no, domani vedo. Però forse meglio se inizio lunedì che almeno faccio la settimana giusta.” Ti suona familiare? Questa è una forma di sabotaggio.
Essere indecisi: Non sai cosa ti piace, non sai se iniziare questo o quello. Non capisci che strada fare, non capisci qual è la tua vera missione nella vita, etc. Questi potrebbero essere tutti modi per autosabotarti.
C’è un però, forse sei un miltipotenziale?
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Cambiare progetto repentinamente: Cambiare un progetto già iniziato perchè le evidenze suggeriscono che non ha futuro, può essere la cosa migliore da fare. Ma cambiare da un progetto all’altro perchè “questo mi piace
di più” o “ questo è più facile” o mille altri motivi per abbandonarlo, è una tipica forma di autosabotaggio.
Trovare un colpevole: “Se solo il mio compagno fosse più supportivo, potrei iniziare ….”, “Se i miei genitori fossero diversi, potrei fare….”, “Se la mia città avesse la struttura adatta,…”. Quante volte hai sentito
frasi come queste? Se ti capita di dirle a te stesso, fermati in attimo e chiediti se in realtà, in fondo in fondo, ti stai sabotando.
Essere troppo accondiscendenti con gli altri: Sei sempre disponibile con tutti e non ti resta mai tempo per le tue cose? Anche questa potrebbe essere un modo che trovi per sabotarti. Non cercare scuse, affronta il
fatto che la tua estrema disponibilità potrebbe essere un modo per mascherare altro.
Portare aventi atteggiamenti da vittima: Capitano tutte a te, non ci puoi fare niente. Il destino ti è proprio avverso, e per quanto tu ti impegni c’è sempre qualcosa che va storto. Ti lamenti e speri che tutto si
risolva per magia? Forse in realtà ti stai solamente nascondendo.
Eccedere nell’importa ad eventuali sintomi fisici: Hai spesso mal di testa e sei costretto a stare a letto tutto il pomeriggio, oppure quel mal di pancia proprio non ti fa concentrare e non riesci a studiare o terminare
il lavoro? Sembrerà strano ma anche questo è un modo piuttosto comune per tirarsi la zappa sui piedi.
Fatti che accadono nella tua vita: Ti sei lasciata con il tuo partner o recentemente hai avuto una brutta litigata con qualcuno di molto caro? Va bene se la cosa ti scuote emotivamente per un pò, anche un pomeriggio,
ma se questo perdura per troppo tempo e non riesci a portare avanti il resto della tua vita, potrebbe essere solo un modo per scappare dalla realtà. Trova degli utili consigli nel mio articolo “
Come concentrarsi sul lavoro quando il resto della vita va a rotoli”.
Tutte queste modalità servono essenzialmente a scaricare la responsabilità dei propri insuccessi. Se ti riconosci in uno o più di questi punti, non fartene una colpa, trova il modo per smettere
e raggiungere i tuoi obiettivi.