Perchè ci autosabotiamo?
Posted by Dott.ssa Giulia Ghiotto – Psicologo Neuropsicologo / Neuropsicologia
L’autosabotaggio può essere definito come un meccanismo non consapevole della mente che ti porta a creare ostacoli nel cammino verso i tuoi obiettivi.
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Cosa vuol dire autosabotarsi?
L’autosabotaggio è quel meccanismo inconscio che metti in azione per non raggiungere un obiettivo, anche se lo desideri ardentemente. Capita a molte persone e spesso, è difficile da accettare che sei proprio tu stesso, che ti metti i bastoni tra la ruote. Eppure succede proprio così. Fai tanti sforzi per raggiungere quell’obiettivo tanto desiderato e poi? Perché poi fai in modo che non funzioni? Perché fai di tutto per non raggiungerlo? Ora lo capiremo meglio.
Innanzi tutto non sentirti strano, sei in buona compagnia. Anche i più solerti e ben organizzati, spesso cadono nell’autosabotaggio. Perché accede ciò? Come succede che ti autosaloni? Hai presente quando stai facendo il tuo lavoro e senza un’apparente motivo ti metti a perder tempo? Oppure, ti capita di darti dei buoni proposti (tipo da lunedì vado in palestra) poi “casualmente” ci sono sempre intoppi e non riesci ad andarci? O anche, ti sarà capitato di darti dei tempi assurdi (ad esempio: studierò 150 pagine in un’ora) e chiaramente non riuscire a rispettarli?
Ecco, questi sono alcuni esempi di come puoi auotosabotarti. È una forma estrema di protezione che hai nei confronti di te stesso. Ti proteggi da cose che “potrebbero” accadere se tu arrivassi all’obiettivo che stai boicottando. Ti verrà da pensare: «Ma come è possibile? Se raggiungo quell’obiettivo sarò felice, perchè dovrei darmi la zappa sui piedi?». Ora lo vediamo.
Perché ci autosabotiamo?
Quando ti stai autosabotando, è perché dentro di te, c’è una ragione che non vuole che tu raggiunga quel determinato obiettivo. Generalmente, c’è il desiderio conscio o inconscio, di “non spostarsi” dalla situazione in cui sei adesso. Dentro di te, probabilmente c’è qualcosa che ti dice, che hai molti più vantaggi a rimanere dove sei ora. Senza modifiche, senza cambiamenti. Magari vuoi perdere peso o raggiungere la laurea o avanzare di carriera o mille altri esempi. Tutti desideri razionali e legittimi ma che poi, non raggiungono la potenza sufficiente da farti “rischiare”.
Il tuo è un obiettivo di miglioramento che, razionalmente è positivo e utile, non si avvererà mai, finché continuerai ad ostacolarti da solo. Perché lo fai? Ecco alcuni probabili motivi:
- Hai paura del fallimento. Per trovare le cause della tua paura di fallire, prima è importante capire che cosa per te è il “fallimento”. Ti sei mai chiesto qual è la tua idea di fallimento e come quesa idea ti possa condizionare? Leggi di più su Abbiamo ancora il diritto di sbagliare?
- Hai manie di perfezionismo. Se pensi di essere un “perfezionista”, probabilmente qualsiasi cosa farai, non sarà mai abbastanza. Ti focalizzi sui dettagli, sei orientato solo ed esclusivamente al risultato, hai sviluppato manie di controllo, tendi ad avere liste di cose da fare, schemi per ogni cosa. Ma è funzionale tutto ciò? Se puntare in alto è sano e giusto, pretendere la perfezione è una sfida che non ti porterà molto lontano. Ambisci a fare del tuo meglio, al di là del risultato effettivo. Quello sarà il tuo miglior risultato.
- Ti giudichi continuamente. Probabilmente sei cresciuto in un ambiente molto giudicante oppure i tuoi genitori ti richiedevano performance sempre di alto livello. Oppure al contrario, la tua famiglia non ha saputo valorizzare i tuoi punti forti e ha sottolineato solamente le tue difficoltà. Se hai la tendenza a giudicarti troppo o troppo severamente, probabilmente dovresti lavorare su ciò che è stato introiettato nel tempo e che andrebbe risolto.
- Paragoni la tua vita a quella altrui. Paragonarsi è una tendenza naturale, a volte può essere anche produttiva, se serve per spronarti o a trovare un esempio. Diventa però disfunzionale, quanto porta con sé sentimenti negativi, come invidia, gelosia o quando questo paragone, diventa l’unico modo che usi per per misurare il tuo valore.
- Pensi di non meritartelo. Esistono numerosi studi che mettono in relazione l’autosabotaggio con la scarsa autostima . In definitiva, ti prepari al fallimento perché sei intimamente convinto di non meritarti il successo e la felicità. La sensazione di non meritare può, infatti, avere effetti estremamente autolesivi e autosabotativi.
- Hai paura del successo. Detta anche nikefobia, o paura di vincere. Si può trovare nella maggior parte delle situazioni quotidiane sfidanti, ed è il fenomeno per cui una persona, nonostante sia dotata di grandi potenzialità e competenze, non riesce a raggiungere mai livelli elevati di prestazione. Questo a causa dei propri comportamenti auto limitanti. In altre parole la paura di vincere diventa fobia, e la fobia diventa autobloccante.
Quali sono le forme più diffuse?
Quanti modi assolutamente plausibile e socialmente accettati esistono per autosabotarsi? Moltissimi e ognuno poi crea il proprio bouquet di metodi, al fine di portare la propria coscienza al sicuro da possibili colpe. In pratica, se non è colpa tua non puoi sentirti il primo e diretto responsabile del tuo “fallimento”. Vediamo alcuni, i più comuni:
Rimandare: “Oggi proprio no, domani vedo. Però forse meglio se inizio lunedì che almeno faccio la settimana giusta.” Ti suona familiare? Questa è una forma di sabotaggio.
Essere indecisi: Non sai cosa ti piace, non sai se iniziare questo o quello. Non capisci che strada fare, non capisci qual è la tua vera missione nella vita, etc. Questi potrebbero essere tutti modi per autosabotarti. C’è un però, forse sei un miltipotenziale? Leggi di più qui.
Cambiare progetto repentinamente: Cambiare un progetto già iniziato perchè le evidenze suggeriscono che non ha futuro, può essere la cosa migliore da fare. Ma cambiare da un progetto all’altro perchè “questo mi piace di più” o “ questo è più facile” o mille altri motivi per abbandonarlo, è una tipica forma di autosabotaggio.
Trovare un colpevole: “Se solo il mio compagno fosse più supportivo, potrei iniziare ….”, “Se i miei genitori fossero diversi, potrei fare….”, “Se la mia città avesse la struttura adatta,…”. Quante volte hai sentito frasi come queste? Se ti capita di dirle a te stesso, fermati in attimo e chiediti se in realtà, in fondo in fondo, ti stai sabotando.
Essere troppo accondiscendenti con gli altri: Sei sempre disponibile con tutti e non ti resta mai tempo per le tue cose? Anche questa potrebbe essere un modo che trovi per sabotarti. Non cercare scuse, affronta il fatto che la tua estrema disponibilità potrebbe essere un modo per mascherare altro.
Portare aventi atteggiamenti da vittima: Capitano tutte a te, non ci puoi fare niente. Il destino ti è proprio avverso, e per quanto tu ti impegni c’è sempre qualcosa che va storto. Ti lamenti e speri che tutto si risolva per magia? Forse in realtà ti stai solamente nascondendo.
Eccedere nell’importa ad eventuali sintomi fisici: Hai spesso mal di testa e sei costretto a stare a letto tutto il pomeriggio, oppure quel mal di pancia proprio non ti fa concentrare e non riesci a studiare o terminare il lavoro? Sembrerà strano ma anche questo è un modo piuttosto comune per tirarsi la zappa sui piedi.
Fatti che accadono nella tua vita: Ti sei lasciata con il tuo partner o recentemente hai avuto una brutta litigata con qualcuno di molto caro? Va bene se la cosa ti scuote emotivamente per un pò, anche un pomeriggio, ma se questo perdura per troppo tempo e non riesci a portare avanti il resto della tua vita, potrebbe essere solo un modo per scappare dalla realtà. Trova degli utili consigli nel mio articolo “ Come concentrarsi sul lavoro quando il resto della vita va a rotoli”.
Tutte queste modalità servono essenzialmente a scaricare la responsabilità dei propri insuccessi. Se ti riconosci in uno o più di questi punti, non fartene una colpa, trova il modo per smettere e raggiungere i tuoi obiettivi.
Metti in pratica: consigli per smettere
Il primo passo per uscire dall’autosabotaggio consiste dunque nel conoscerti a fondo e poi, mettere in pratica uno o più di questi utili suggerirti:
Previeni: Prova a stabilire quali comportamenti adotterai in sostituzione di quelli che hanno sabotato il tuo successo fino a questo momento. Ad esempio: “Se mi accorgo di passare tutto il pomeriggio a dedicarmi solo ai bisogno degli atri, allora farò… (metterò un limite alle ore che dedico a tutti gli altri/mi obbligo a tenere almeno 3 pomeriggi liberi solo per me/…).
Rinforza la fiducia nelle tue abilità. Forse sei un pò carente di autostima o forse no. La fiducia nelle tue abilità non è direttamente legata all’autostima. Probabilmente tu consoci il tuo valore come persona, ma credi comunque di non farcela con quel preciso obiettivo. Forse credi che un obiettivo meno ambizioso sia più adatto alle tua abilità. Cambia questo pensiero errato. Comincia fin da subito a dirti che sei capace. Prova a seguire i suggerimenti su Come avere un pensiero organizzato, per raggiungere i tuoi scopi.
Non banalizzare. Tutte le forme di autosabotaggio sono dei segnali che stai mandando a te stesso. Ti stai dicendo qualcosa di molto importante. Ascolta questi segnali e prova a capire di cosa hai bisogno. Guardati nel profondo, accettati, apprezzati per come sei. Accetta i messaggi e non demoralizzarti. Un vecchio detto giapponese dice “Cadi sette volte, rialzati otto”.
Sii pronto al cambiamento. Potrebbe essere che, una piccola parte di te, non vuole cambiare. Forse teme che poi tu “non ti riconosca più”. Uscire dalla zona di confort fa sempre un pò paura, quella paura ti protegge dall’ignoto, da quello che troverai dopo. Se restare dove sei, conferma chi sei, questo non ti permetterà di avanzare, di migliorare, di andare avanti. Sii pronto al cambiamento e accettalo senza riserve.
Concludendo, c’è da aggiungere una piccola ma importante postilla. Potrà accadere che non raggiungere obiettivo desiderato sia un duro colpo per la tua vita. Di contro però, può anche accadere che sia la cosa migliore per te. Segui i tuoi desideri, loro sanno dove portarti.