Come abbiamo detto le teorie di Sigmund Freud, sono all’origine dello studio dei meccanismi di difesa. Tale teorizzazione è stata poi sviluppata da molti altri psicoanalisti, suddividendola in base al loro periodo di sviluppo.
Nel loro concetto principale i meccanismi di difesa sono categorizzati come primari (immaturi) e secondari (maturi). Nel seguente elenco sono presentati in maniera mista, al solo scopo informativo.
1. Negazione
La negazione è un meccanismo di difesa che determina una compromissione dell’esame di realtà, fino alla completo oscuramento dalla coscienza dell’evento conflittuale o intollerabile, ad esempio
un pensiero, delle parole o anche azioni. Tutto ciò avviene senza alcuna consapevolezza di quanto stia accadendo. In questo modo viene bloccata la consapevolezza degli eventi esterni. La negazione produce conseguenze negative nei
confronti della possibilità di risoluzione di un problema, in quanto, è gravemente disadattivo e disfunzionale.
Esempio: Potresti non riconoscere (oscuramento dalla coscienza), alcuni segni evidenti che la tua relazione amorosa non funziona più. Oppure, potresti rifiutarti di accettare (compromissione esame
di realtà), che una persona che dovrebbe volerti bene, come ad esempio un genitore, ha dei comportamenti che rivelino il contrario.
2. Repressione
La repressione è un meccanismo di difesa anch’esso inconscio. La sua funzione è quella di nascondere alla tua coscienza i brutti pensieri, i ricordi dolorosi o traumatici, in modo che non saltino
mai più fuori. Con questo meccanismo è come se tu “decidessi” consapevolmente di “reprimere” dal campo della coscienza, la rappresentazione interna di un’esperienza angosciosa.
Esempio: Tipica è la repressione dei sentimenti negativi verso i fratelli minori o nel complesso edipico, la repressive dei pensieri aggressivi verso il genitore dello stesso sesso.
3. Proiezione
La proiezione è un meccanismo di difesa psicologica proposto da Anna Freud in cui, un individuo, attribuisce dei propri pensieri, sentimenti e motivazioni indesiderate a un’altra persona.
È un meccanismo alla base della paranoia e fa parte dei meccanismi primari-immaturi. Opera di frequente assieme alla scissione delle proprie qualità ritenute “buone” e “cattive” dove l’individuo proietta aspetti di sé che non
riconosce, sugli altri.
Esempio: Un classico esempio paranoie, è rappresentato dal tipo di frase: “So che tu pensi che io non sia capace. Il tuo atteggiamento me lo fa pensare”. In realtà è lui a non sentirsi capace
ma proietta questo pensiero doloro su un’altra persona.
4. Spostamento
Tramite il meccanismo dello spostamento, c’è l’investimento di sentimenti inaccettabili su un oggetto “sostitutivo”, che è in stretto rapporto simbolico con l’oggetto reale (o ne è la rappresentazione
mentale). In altre parole si “sposta” la minaccia, o l’impulso incontrollabile, al di fuori del proprio corpo, riversandolo su un oggetto o su una persona. Vi è mai capitato di conoscere una persona che presenta una fobia? Questo
è un esempio tipico di spostamento su cose, dove si sposta le proprie paure verso qualcosa che realmente non rappresenta una minaccia, come ad esempio i ragni.
Esempio: Un esempio piuttosto frequente di spostamento su persone, è rappresentato dalla classica persona che sembra calma e mansueta ma poi con i familiari, scarica tutta l’aggressività accumulata fuori casa.
5. Regressione
La regressione è un ritorno simbolico ad un stadio precedente (ad esempio un periodo dell’infanzia), così da permettere all’individuo di eliminare le ostilità attuali fingendo che ancora non siano avvenute.
È un meccanismo di difesa facilmente riconoscibile nei bambini, dove il ritorno ad uno stadio precedente è riscontrabile in comportamenti come fare la pipi a letto o cercare molto la vicinanza materna. Negli adulti è più difficile
da riconoscere e spesso può anche essere particolarmente adattiva, come nel caso della regressione come mezzo per la creatività (Regressione al servizio dell’Io, E. Kris,1952).
Esempio: Negli adulti possiamo riscontralo nell’abitudine di mangiucchiare le penne, collezionare bambole o videogiochi o in “infantilismi” messi in atto per sfuggire alle proprie responsabilità.
6. La formazione reattiva
È un meccanismo molto diffuso e può essere poco riconoscibile. Nella formazione reattiva gli impulsi inconsci, poiché ritenuti inaccettabili per la parte cosciente, vengono convertiti nel loro opposto a livello conscio. In questo caso il soggetto decide di comportarsi nel modo opposto a quello che sente. Questo comportamento può radicarsi così profondamente nella persona, da incidere sulla costituzione di un cosiddetto “falso sé”, ossia l’individuo
pensa che quella sia la sua vera personalità ma in realtà non è autentica.
Esempio: Sviluppare una benevolenza esagerata verso cose, persone o animali verso i quali in realtà si prova una ha di impulso negativo. Spesso anche il volontariato rappresenta, in qualche modo,
una formazione reattiva.
6. Sublimazione
La sublimazione fa parte dei meccanismi di tipo secondari-maturi. È simile allo spostamento, ma si verifica quando l’individuo riesce a spostare le sue emozioni inaccettabili, in comportamenti
costruttivi e socialmente accettabili. In alte parole c’è un cambiamento dello scopo o dell’oggetto in direzione più accettata culturalmente.
Esempio: Una persona con impulsi aggressivi, che sceglie un sport ad alto impatto fisico, oppure l’artista che trasforma le sue emozioni negative in arte o musica.
7. Razionalizzazione
Questo meccanismo comporta una distorsione cognitiva dei “fatti” per rendere meno minaccioso un evento o un impulso. Può essere considerato tra i meccanismo adattivi, anche se il suo eccesso, può arrivare a stadi disadattavi.
Razionalizzando si giustifica un evento che si ritiene sia angosciante, questo permette di accettare meglio le scelte che sono state fatte. In altre parole la razionalizzazione è uno
strumento logico che ti permette di spiegare alcuni atteggiamenti che altrimenti sarebbero fuori luogo o inconsci.
Esempio: Quando una persona dice a se stessa “Doveva andare così” oppure “È la volontà di Dio”.