NEUROPSICOLOGIA

Potenziamento Cognitivo 

L’empowerment dei processi cognitivi: attenzione, ragionamento logico, memoria ed espressione

“Avverrà come di un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. Ad uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì”. (Matteo 25, 14 – 15)”.

La parabola evangelica riguardante i talenti offre un’istantanea della vita stessa: ciascuno di noi è dotato di un potenziale unico, assegnato in proporzione alle nostre capacità individuali. A ognuno è richiesto di far fruttare questo dono. Questo principio si rispecchia chiaramente anche nell’ambito scolastico. Alcuni studenti hanno ricevuto cinque talenti intellettuali, altri ne hanno ottenuti due, mentre altri ancora hanno ricevuto solo un talento. Questa variazione è evidente soprattutto nelle scuole, dove alcuni ragazzi mostrano un notevole potenziale intellettuale e dimostrano facilità nell’apprendimento. Altri, invece, possiedono abilità considerevoli ma faticano a conseguire risultati a causa di vari fattori che li “disturbano”. Questi sono spesso i ragazzi di cui si dice: “Ha molta intelligenza, ma se solo la mettesse a frutto…”. In aggiunta, ci sono studenti che richiedono approcci più intensivi per favorire il loro apprendimento e sviluppo. Questi studenti possono o non possono avere una diagnosi di disabilità specifica, ma per vari motivi incontrano sfide nell’acquisizione delle conoscenze. Questo libro si rivolge a tutti gli studenti: coloro a cui sono stati dati 5, 2 o 1 talento. L’obiettivo predominante, che costituirà la parte principale del testo, è presentare in Italia metodologie di potenziamento cognitivo che, attraverso l’ambito didattico, possano assistere gli studenti nel recupero e nell’ampliamento delle loro abilità iniziali.

Il concetto di potenziamento

Affonda le radici nella letteratura che indaga il potenziale delle persone o l’intelligenza potenziale. Esso ha due aspetti distinti: il primo stabilisce che i processi cognitivi e le strategie, che sono presenti nel repertorio cognitivo di una persona, non sempre vengono utilizzati: evidenziare il potenziale, in questo senso, significa scoprire la “capacità interna”, fornendo al soggetto delle mediazioni tra risorse interne ed esterne. 

Il secondo aspetto dell’apprendimento potenziale è il fenomeno della modificabilità: attraverso l’impatto delle condizioni esterne, si evidenziano capacità che erano precedentemente inesistenti nel repertorio comportamentale del soggetto.

Potenziamento significa acquisire un senso “personale” di potere, allo scopo di sentirsi responsabili del proprio apprendimento

Il potenziamento rappresenta un processo di crescita individuale che va oltre la semplice acquisizione di conoscenze e abilità. È un processo che coinvolge la formazione di una connessione profonda tra l’individuo e il proprio potere di apprendimento e realizzazione. In altre parole, il potenziamento non si limita a imparare qualcosa di nuovo, ma riguarda anche l’evoluzione di un senso interiore di controllo e responsabilità nei confronti del proprio percorso educativo.

Quando un individuo si impegna nel processo di potenziamento, sviluppa un senso di capacità di prendere iniziative personali. Questo significa che si percepisce come un attore attivo e influente nella propria educazione. Invece di vedere l’apprendimento come un processo passivo in cui le conoscenze vengono trasmesse dall’esterno, la persona che si sta potenziando riconosce il suo ruolo nel guidare la propria crescita intellettuale e personale.

Il senso di potere acquisito attraverso il potenziamento è “personale” perché deriva da una consapevolezza profonda delle proprie capacità, interessi e obiettivi. Non si tratta solo di seguire un percorso prescritto, ma di adattarlo e personalizzarlo in base alle proprie esigenze e aspirazioni. Questo tipo di empowerment porta a una maggiore fiducia in se stessi, in quanto l’individuo sperimenta il successo grazie alla sua determinazione e sforzo.

La responsabilità è un altro aspetto cruciale del potenziamento. Quando un individuo si sente potenziato, comprende che le proprie decisioni e azioni hanno un impatto diretto sul suo apprendimento e sulla sua crescita. Questo porta a un maggior impegno nell’apprendimento e nella ricerca delle conoscenze, poiché la persona riconosce che è responsabile dei risultati che ottiene.

Concretamente, questo può voler dire:

  1. sapersi automotivare anche dopo l’insuccesso sviluppare la conoscenza, l’automonitoraggio e l’uso autoregolato di strategie di comprensione e studio;
  2. possedere convinzioni e percezioni di sé adeguate che sostengono l’intero processo di “risollevarsi” dopo il fallimento. Il termine ha inoltre via via assunto il significato di allenamento cognitivo, potenziamento del cervello, dinamismo delle mente, modificabilità cerebrale.

In una visione più ampia, l’allenamento cognitivo rappresenta un modello di addestramento che mira a potenziare e mettere in evidenza i processi cognitivi. Secondo Costa e Garmston (1999), questo modello può essere descritto come un insieme di strategie, una prospettiva operativa che plasma il pensiero e le capacità di risoluzione dei problemi. In altre parole, l’allenamento cognitivo supporta gli individui nel modificare la loro abilità di autotrasformazione. In questo contesto, riveste un ruolo cruciale il “potenziatore” o l’educatore, che non si configura come un tradizionale insegnante, bensì come un “coach” o un allenatore. In questa prospettiva, è lo studente stesso a sperimentare nuovi comportamenti, a coglierne il significato e a utilizzare la cognizione per formulare ipotesi su come agire in modo più consapevole.

Un programma di potenziamento, come già sottolineato, aiuta quindi non solo a sviluppare nuove abilità, ma anche ad utilizzare in modo migliore quelle che già si possiedono

“Obbliga” a sviluppare consapevolezza dei propri paradigmi, ad arricchire il tesoro mentale e a orientarlo verso il cambiamento. Si parte proprio da ciò che già è in possesso, avviando nuovi schemi d’azione, i quali sono rafforzati da un “allenatore”, consentendo così al processo di potenziamento di perdurare. Nel mio programma, in linea con le idee di Feuerstein, si sostiene che la modificabilità sia costantemente accessibile, indipendentemente dalle circostanze iniziali come età, tipologia di sfida e grado di complessità. Un secondo presupposto fondamentale nel mio programma è che non solo ogni individuo è suscettibile di mutamento, ma anche che ciascuno può farlo in sintonia con le proprie capacità innate. Attraverso l’investimento delle proprie risorse latenti, le persone percepiscono un senso di vitalità e coinvolgimento, attribuendo un significato al corso della vita. Tornando all’analogia dei talenti, chi è stato “assegnato” un talento farà il massimo per farlo fruttare, indipendentemente da quanti ne abbia ricevuti.

Pertanto, l’obiettivo fondamentale di questo programma è offrire strumenti concreti per rendere sempre possibile la modificabilità, spianando la strada verso il raggiungimento di tale scopo.

Riassunto

La modificabilità sarà trattata sia in riferimento al potenziamento delle dinamiche sottostanti come attenzione, memoria, ragionamento logico e processi espressivi

Fonti

  • Pazzaglia, Moè, Friso & Rizzato (2002)

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N.B: Alla ricezione dei moduli compilati, mi occuperò personalmente delle analisi dei dati. Nel giro di pochi giorni arriverà una mail di risposta personalizzata. Si sottolinea che tali questionari non hanno finalità diagnostiche ma conoscitive. Si consiglia di digitare una mail valida per ottenere la mail di risposta.