
Chi ha paura di invecchiare?
Si chiama Gerascofobia, o più comunemente chiamata “paura di invecchiare”. È una paura irrazionale che può arrivare ad avere conseguenze sulla qualità di vita di una persona, generando un costante clima di ansia e comportamenti messi in atto con l’intenzione di arrestare il tempo. Uno dei motivi per cui può presentarsi questa fobia, sembra sia da attribuire al fatto che
troppo spesso si tende ad associare la vecchiaia ad aspetti negativi quali malattie e perdita della mobilità.
In aggiunta a questo, gli evidenti cambiamenti corporei e la comparsa dei segni del tempo, sottolineano come gli anni passino. In realtà la gerascofobia si presenta ben prima dei cambiamenti corporei, gli studi dicono che già intorno ai trent’anni si può soffrire di questa fobia. Come abbiamo detto, l’associazione vecchiaia-malattie gioca un ruolo importante nello scatenarsi della fobia ma in realtà non è l’unico.
C’è un motivo ben più profondo e radicato. Infatti, sembra che la causa principale sia da cercarsi relativamente alla paura di rimanere soli e indifesi, durante gli ultimi anni della propria vita. La paura della solitudine, in genere, ha origini ben prima dei trent’anni e potrebbe portare anche ad altre manifestazioni legate a tale fobia.
Sarebbe importante anche sottolineare tutti i lati positivi dell’invecchiare. Questo, forse, potrebbe contribuire ad avere un’idea più veritiera di quella che sarà la vita da persone anziane. Se è vero che perdiamo la mobilità e forza fisica, è anche vero che acquisiamo esperienze ed abilità.
Questi “guadagni” ci danno modo di affrontare al meglio gli alti e i bassi della vita. In più, grazie a queste esperienze, impariamo a capire chi siamo e miglioriamo la gestione dei nostri pregi e dei nostri difetti. Non solo, l’età anziana è il periodo di vita in cui ci occupiamo di meno di quello che pensano gli altri. E se tutto questo non fosse sufficiente, è spesso ritenuto che, con l’avanzare dell’età, il desiderio sessuale tende a svanite. In realtà non è vero.
La vita sessuale non termina con la terza età.
Il segreto è quello di mantenere uno stile di vita il più salutare possibile.
Le ricerche ci dicono che, fenomeni come l’impotenza e il calo della libido, sono di solito associate a malattie che si possono prevenire, come l’ipertensione o i disturbi cardiovascolari e il diabete. A metter fine a tutti i dubbi, uno studio del New Jersey Institute for Successful Aging, sostiene che non ci sia alcun calo significativo della libido, almeno fino alla soglia dei 75 anni.
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