Come dicevamo, la memoria non è solamente un deposito di informazioni, un luogo statico in cui mettiamo i ricordi e stop. La memoria è un’abilità mutevole, un’abilità attiva, che lavora in sinergia con molte altre abilità cognitive.
La memoria è un processo complesso, che prevede principalmente 4 fasi: codifica, immagazzinamento, consolidamento e recupero.
Vediamoli insieme:
Codifica: la codifica è quel processo attraverso il quale le informazioni vengono recepite e, per l’appunto, codificate. Questo significa che, anche in questo momento, mentre stai leggendo,
la tua memoria sta acquisendo le parole che leggi e nello stesso, tempo le sta codificando in suoni e significati.
Infatti, quando provi a leggere in una lingua che conosci poco, l’acquisizione ci sarà solo in parte e di conseguenza, la codifica sarà penalizzata.
Immagazzinamento: in seguito alla codifica, la menta dovrà immagazzinare le informazioni. Questa fase ha dei suoi precisi “codici”, i quali possono essere visivi, acustici o verbali.
In qualche modo è come se la memoria andasse a sistemare quello che ha appena codificato, in specifiche caselle nella nostra mente, per poi lasciarle lì.
Ritenzione: in questa fase, le informazioni vengono consolidate e stabilizzate.
Questo processo non avviene con tutti i ricordi in egual maniera. Infatti ti sarà capitato di memorizzare qualcosa al primo istante, senza troppi sforzi, come immagino ti sarà capitato anche, di ripeter mille volte la stessa cosa
e non c’è verso di memorizzarla. Tutto ciò dipende dalla ritenzione.
Recupero: il recupero è quel momento in cui andiamo a ripescare un’informazione precedentemente archiviata. Lo possiamo fare in molti modi, ed esempio attraverso un richiamo (una parola o un’immagine) o un riconoscimento (quando qualcosa ci risulta familiare).
Per andare a recuperare un ricordo immagazzinato, possiamo utilizzare principalmente due strade: Il primo è attraverso un richiamo “attivo”, come ad esempio la seguente domanda: “Come si chiamava il primo Re di Roma?”.
Il secondo modo invece, prevede un riconoscimento “passivo” delle informazioni, per cui la domanda di prima verrebbe così riformulata: “Come si chiamava il primo re di Roma, Romolo o Numa Pompilio?”
Attenzione però, la nostra memoria però ci può ingannare. Quando andiamo a recuperare un ricordo, quel ricordo non è esattamente quello che abbiamo visto o sentito (codificato). Spesso non è nemmeno quello che abbiamo immagazzinato ma è la sua rievocazione. Il recupero non è un processo altamente perfetto, e spesso, inconsapevolmente, tendiamo ad aggiungere informazioni, dove la nostra memoria ha delle lacune.